Questo post è dedicato ad Antonietta, ovunque sia ora.
Le vacanze di Natale non sono bei momenti per le famiglie. In fondo, i componenti non si sono scelti, si sono ritrovati a convivere per un pezzo di vita e poi nelle feste comandate. Così viene fuori il rancore, quello tra i fratelli, quello dei genitori verso i figli. A questo scenario vanno aggiunte tutte le ipocrisie ultrafamiliari, di chi si saluta per strada ma si invidia per la propria fortuna. E' questo che sono le belle famiglie italiane ritratte in "Parenti serpenti" da Mario Monicelli, regista morto di dignità in queste settimane.
Ci sono più nuclei familiari al centro di questa storia, quattro per la precisione, che si recano a Sulmona per le feste di fine d'anno, dai genitori, tra cui spicca un rintronato e buffissimo Paolo Panelli: c'è Lina che soffre di gastrite psicosomatica, e il marito ha una relazione extraconiugale con sua cognata Gina (Cinzia Leone), modenese sposata con l'imbelle Alessandro, c'è Milena che non può avere figli e si è sposata con un idiota di cui avere paura, e infine c'è Alfredo (Alessandro Haber), che da piccolo ballava le gemelle Kessler e ora è un docente d'italiano omosessuale.
La richiesta dei genitori di non stare più da soli diventa la ragione per cui iniziano a scatenarsi guerre fratricide in cui esce fuori di tutto, invidie, tradimenti, verità sempre taciute. E mentre i fratelli sciorinano frasi di natalizia bontà, in realtà find a permanent solution to the "problem parents" kill them with a gas stove previously tampered with.
The characters are sketched with skilful strokes, the colors of Italy that does not deny the sparkle behind his deep-seated hypocrisy . All despite the fact that the characters are types, homosexuality who sings and dances "Dadaumpa" and is passionate about "Again again again" in Mina, the former Communist who believed it was right that the hammer and sickle were under the oak (before the Democratic Party will unite with the Catholic anti-abortion), the average Italian, who ends up voting all the parties in government, to vamp a bit 'easy with fiery red hair.
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